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Vibrazioni meccaniche e urti, aggiornata la norma UNI-EN ISO 2631

È in vigore l’UNI – EN ISO 2631-1:2014. “Vibrazioni meccaniche e urti – Valutazione dell’esposizione dell’uomo alle vibrazioni trasmesse al corpo intero”, stabilisce il livello di sicurezza di esposizione alle vibrazioni meccaniche e agli urti.*

La valutazione del rischio da vibrazioni è prevista dal TU 81/08 (Titolo VIII, Capo III).

L’art. 199 del TU prescrive le misure per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che sono esposti o possono essere esposti a rischi derivanti da vibrazioni meccaniche… e “ le disposizioni sono applicate tenuto conto delle particolari esigenze connesse al servizio espletato…”.

L’ art. 201 dello stesso TU definisce i valori limite di esposizione e i valori di azione a seconda che si tratti di vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio (la valutazione dell’esposizione, in questo caso, va eseguita secondo le indicazioni dell’All. XXXV, lett. A) o all’intero corpo, circostanza per la quale la valutazione deve essere fatta secondo le prescrizioni della lett. B dello stesso All. XXXV.

Quando sono superati i valori d’azione, il datore di lavoro è tenuto a elaborare e applicare un programma di misure tecniche o organizzative, volte a ridurre al minimo l’esposizione e i rischi che ne conseguono (art. 203 del TU).

“Se, nonostante le misure adottate (… modifica del metodo di lavoro, modifica delle attrezzature, adozione di programmi di manutenzione delle attrezzature e dei DPI, progettazione e organizzazione dei luoghi e degli orari di lavoro, limitazione della durata e dell’intensità delle vibrazioni/urti…), il valore limite di esposizione è stato superato, il datore di lavoro è tenuto a:

  • prendere misure immediate per riportare l’esposizione al di sotto di tale valore;
  • individuare le cause del superamento e adattare, di conseguenza, le misure di prevenzione e protezione per evitare un nuovo superamento”.

* Nel luglio 2014 la ISO 2631-1:2008 era stata ritirata, nella previsione del suo adeguamento e aggiornamento che, pur essendo stato pubblicato nel luglio del 2010, non era stato ancora recepito nel nostro ordinamento. L’aggiornamento indica le metodiche alternative di valutazione nel caso di vibrazioni intermittenti o urti ripetuti che presentino fattori di cresta superiori a 9, secondo lo Standard ISO 2631-5.

Info: PAF – normativa vibrazioni corpo intero

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