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Regione Toscana, piano biennale sicurezza lavoro estrattivo e lapideo

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FIRENZE – Sicurezza lavoro cave e lavorazione marmo. Approvato dalla Regione Toscana un piano biennale straordinario per la sicurezza sul lavoro nel settore estrattivo e lapideo nel distretto Apuo versiliese. Definite procedure di lavoro, vigilanza, revisione sanzioni

Il piano, approvato dalla Regione dopo le tragedie di Carrara del 14 aprile e Massa del 9 maggio che hanno causato la morte di tre lavoratori, è stato istituito sul modello del progetto per la sicurezza sul lavoro nel tessile nell’area di Prato attivato dopo l’incendio nello stabilimento Teresa Moda del dicembre 2013.

Con uno stanziamento di 2,5 milioni di euro vengono predisposte le assunzioni a tempo indeterminato di un ingegnere e due geologi e le assunzioni a tempo determinato (due anni) di 50 tecnici, personale che sarà addetto all’attuazione delle nuove disposizioni.  Gli interventi pianificati dovranno favorire l’adozione di nuove procedure di lavoro vincolanti, quindi l’intensificazione della vigilanza e la revisione del sistema sanzionatorio.

Per quanto riguarda il settore estrattivo le azioni saranno: vigilanza Dpi e protezioni, elaborazione di un testo sugli infortuni, informazioni e assistenza nelle cave, vigilanza sulle attrezzature e sulle macchine, quindi “richiesta al comparto di predisporre procedure omogenee e uniformi (è necessario diffondere in modo più efficace la cultura della sicurezza e la consapevolezza dei rischi non solo fra i lavoratori ma anche fra le figure aziendali responsabili. Poiché alcune soluzioni tecniche possono comportare rischi aggiuntivi, sono di particolare importanza le scelte operative e organizzative fatte dalle ditte. Occorre sollecitare un’effettiva azione di prevenzione, richiedendo al sistema di prevenzione aziendale una continua revisione critica delle procedure in uso, la chiara individuazione dei ruoli e la scelta delle modalità di lavoro)”.

Per il lapideo: vigilanza su protocollo sanitario, ricerca e ricognizione soluzioni tecniche innovative, quindi “vigilanza sulla rispondenza delle modalità di movimentazione alle Linee Guida per la movimentazione in sicurezza dei materiali lapidei”.

Il piano prevede di effettuare 2280 accessi in due anni nelle cave, ovvero 6 o 7 accessi per ognuna delle 170 cave e 900 accessi su 600 aziende nel lapideo per verificare la movimentazione delle lastre. “Sono 170 i siti estrattivi del comprensorio apuo-versiliese dell’Asl Toscana Nord-ovest in cui si devono effettuare i controlli per il rispetto delle condizioni di sicurezza e 600 le imprese lapidee, in genere di tipo medio piccolo, con qualche azienda che supera i 20 addetti e alcune aziende che superano i 50 dipendenti. Per entrambi i settori – lapideo e estrattivo – il numero medio di addetti varia fra i 6-10 operatori per ditta del comprensorio”.

Nelle cave nel 2015 si sono verificati 73 infortuni, due mortali. Nel 2016 già due lavoratori morti e un ferito in modo grave. Nel lapideo nel 2015 sono stati 98 gli infortuni di cui uno mortale. Uno anche nel 2016.

Info: Regione Toscana piano sicurezza lavoro estrattivo e lapideo 

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