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Infortuni sul lavoro, i dati rapporti Inail 2012, Campania, Friuli Venezia Giulia, Sicilia

ROMA – Presentati ieri mattina dalle rispettive Direzioni regionali Inail i rapporti 2012 sugli infortuni e le malattie professionali in Campania, Friuli Venezia Giulia e Sicilia.

Campania. Gli infortuni in Campania nel 2012 sono stati 20.027, l’8,86% in meno rispetto all’anno precedente, con una flessione poco minore del dato nazionale (-9,52%).
Maggiore concentrazione degli eventi lesivi è sta registrata nelle attività di trasporto e magazzinaggio (10,86%), nel commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (8,84%), e nella sanità e assistenza sociale (7,94%). Una particolare flessione si registra nelle costruzioni, settore dove nel 2012 sono occorsi il 6,47% degli infortuni.

In merito alla modalità di accadimento il 93,09% degli infortuni in Campania è avvenuto in occasione di lavoro. Di questi l’86,84% dei casi in ambiente ordinario e il 6,25% con mezzo di trasporto. Sono avvenuti in itinere il 6,91% degli infortuni, percentuale significativamente più bassa della media nazionale del 11,6%.

52 gli incidenti mortali avvenuti nel 2012, 10 casi in meno rispetto all’anno precedente per cui si è registrata la diminuzione del 16,13% quasi il doppio del dato nazionale (-8,44%).
Il numero più elevato di morti sul lavoro è avvenuto nei settori delle costruzioni, del trasporto e magazzinaggio.

Sono stati 895 gli infortuni denunciati da lavoratori stranieri, il 4,47% degli infortuni totali. Il fenomeno ha mostrato una riduzione del 8,11% rispetto all’anno precedente. Due i casi di incidenti mortali.

Malattie professionali. Le denunce crescono del 6,28% su base annua e dell’85,85% nell’ultimo quinquennio. Malattie respiratorie, osteo-articolari e muscolo-tendinee (tra cui affezioni dei dischi invertebrali e tendiniti), del sistema nervoso e degli organi di senso (ipoacusia e sordità ), le principali tipologie di malattie denunciate.

Per approfondire: Rapporto Campania.

Friuli Venezia Giulia. 17.743 gli infortuni denunciati in regione nel 2012 con un calo del 10,3% su base annua.

Il 91,5% si è verificato in occasione di lavoro e l’8,5% in itinere. Nel dettaglio sono stati 16232 gli infortuni in occasione di lavoro ( 15385 in ambiente di lavoro ordinario e 847 con mezzo di trasporto). 1511 gli infortuni in itinere di cui 370 senza mezzo di trasporto.

Nel 2012 per il terzo anno consecutivo gli infortuni avvenuti nei Servizi (36,4%) superano quelli delle Industrie (30,3%). In quest’ultimo comparto, con 4635 infortuni nel 2012, si è registrata la massima percentuale di flessione: -40,6% dal 2008 e -15,3% dal 2011.

Alta l’incidenza di infortuni occorsi a lavoratori stranieri, il 24,5% del totale regionale. 4267 gli infortuni denunciati di cui 6 hanno avuto esito mortale.

I 19 infortuni con esito mortale si sono verificati in numero maggiore nelle province di Pordenone e Udine (7 in ognuna), 3 in quella di Gorizia e 2 in  quella di Trieste
12 casi su 19 si sono verificati in occasione  di lavoro e 11 su 12, in ambiente di lavoro ordinario. Per 7 eventi su  19 il decesso è conseguito a infortuni in itinere.

Nel 2012 sono state denunciate 58 malattie professionali, 8 casi in meno del 2011. In aumento le patologie del sistema muscolo- scheletrico. Malattie frequenti sono ipoacusie da rumore (18) e patologie asbesto correlate (11), due delle quali di natura tumorale maligna e tre  mesoteliomi. Denunciati due casi di malattie della pelle da esposizione solare (epiteliomi basocellulari).

Per approfondire: Rapporto Friuli Venezia Giulia.

Sicilia. Calano del 10,13% gli infortuni sul lavoro in Sicilia che dai 32052 del 2011 sono passati a 28805 nel 2012.

23.659 casi (82%) si sono verificati in  ambiente di lavoro, 1991 in strada (in occasione di lavoro) e 3155 in itinere. Costruzioni, Totale Industrie Manifatturiere, Sanità e assistenza  sociale e Commercio all’ingrosso e al  dettaglio sono i settori dove sono accaduti più infortuni.

Nel 2012 gli infortuni con esito mortale sono stati 51, così ripartititi:

  • 20 casi nel settore Industria ( di cui 10  casi nel settore  “Costruzioni” e 7 nel settore Totale Industrie Manifatturiere);
  • 3 nella gestione Servizi;
  • 11 nella gestione Agricoltura;
  • 1 nella gestione in Conto Stato;
  • 9 non  determinati.

Confermata la tendenza alla diminuzione anche per gli infortuni subiti dai lavoratori stranieri (–  5,1%). Paese di origine dei lavoratori più colpiti è Germania,  Romania e Tunisia. Sono state due le vittime del lavoro di origine straniera, provenivano dall’Albania e dal Marocco.

Le malattie professionali denunciate nel 2012 ammontano a 1376 (3% del fenomeno  nazionale). Il 41% delle denunce riguarda le Malattie osteoarticolari e muscolo tendinee, a seguire Malattie respiratorie (22%) e Affezioni dei dischi  invertebrati (20%).

Da monitorare inoltre l’andamento delle patologie asbesto-correlate che nel 2012 sono risultate essere 124 (5% del fenomeno nazionale), così suddivise: placche pleuriche (52), asbestosi  (41) neoplasie (31) tra cui 18 mesoteliomi  pleurici e 12 carcinomi polmonari.

Per approfondire: Rapporto Sicilia.

Leggi:
rapporti Basilicata e Toscana
rapporti Veneto e Umbria 
rapporto Valle d’Aosta
rapporto Liguria 2012
Emilia Romagna e Trentino Alto Adige

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