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Esplosione in una miniera in Ucraina; in Italia ancora drammatici incidenti sul lavoro

ROMA – 32 morti. Sarebbero queste le prime drammatiche conseguenze di un’esplosione avvenuta in una miniera questa mattina a Zasiadko, periferia Donetsk, nell’est dell’Ucraina.

Il numero delle persone coinvolte nell’incidente è stato comunicato dal locale Sindacato autonomo dei minatori, che ha parlato di un’esplosione avvenuta in un’area nella quale si trovavano 53 lavoratori, mentre 207 erano i lavoratori impegnati su tutta la miniera.

Differenti le notizie diffuse invece dal ministero delle Emergenze della Repubblica ribelle di Donetsk, che ha parlato di un morto, 14 feriti e 70 lavoratori che attualmente si troverebbero in fondo alla miniera.

Causa della deflagrazione sarebbe stata una fuga di gas.

Tornando in Italia, è del 2 marzo la drammatica notizia della morte di un operaio di 25 anni caduto per 80 metri dal Viadotto Italia dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nel tratto tra Laino Borgo e Mormanno. L’uomo è stato travolto a bordo di una piccola ruspa, nel crollo di una campata del ponte.

Il 3 marzo a Monselice, provincia di Padova, una donna di 37 anni, postina, è morta travolta da un’auto mentre era a bordo del suo scooter.

Ancora il 2 marzo ad Avezzano (L’Aquila), un bidello di 59 anni, è morto schiacciato da una pressa che stava spostando.

Il 28 febbraio a Nocera Superiore, provincia di Salerno, un uomo di 53 anni è morto in un cantiere, travolto dal cedimento del terreno in uno scavo.

Il 26 febbraio a Marzaglia, Modena, un uomo di 40 anni è morto schiacciato da un macchinario in un frantoio di ghiaia.

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