Richiedi un preventivo gratuito

Tumori da amianto, progressi nella ricerca dall’Ospedale di Parma

PARMA – Risultati positivi quelli raggiunti dall’equipe medica del reparto di Chirurgia Toracica dell’Ospedale Maggiore di Parma, nello sviluppo di una cura contro il mesotelioma, tumore originato nel mesotelio, lo strato di cellule che riveste le cavità sierose del corpo quali la pleura, causato, per  la quasi totalità dei casi, dall’esposizione alle fibre aerodisperse dell’amianto.

Lo studio, avviato nel 2008 , ha avuto e ha per oggetto la valutazione dell’efficacia  di una nuova formulazione del cisplatino, farmaco chemioterapico.

Sono tre le fasi sperimentali già concluse. La prima è sta condotta dall’équipe di Piergiorgio Petronini, coordinatore della Sezione di Patologia molecolare e immunologia del dipartimento di Medicina sperimentale, osservando il  comportamento delle cellule tumorali dopo il trattamento farmacologico eseguito.

La seconda è stata condotta grazie al contributo del gruppo di Paolo Colombo, preside della Facoltà di Farmacia dell’Ateneo, e ha permesso la sperimentazione su animali di piccola taglia, come i ratti, della nuova forma farmaceutica contenente il cisplatino, prodotto nella forma di film.

Terza fase di indagine, realizzata grazie alla collaborazione della Facoltà di Veterinaria, ha permesso lo studio dell’uso del film polimerico di cisalpino su un modello ovino, animale selezionato per la somiglianza delle sue reazioni ai farmaci con quelle provocate nell’uomo.

Le tre fasi in sintesi hanno verificato l’efficacia del farmaco, la sua tollerabilità ed eventuale tossicità a carico di altri organi.

A questo punto dalla fase preclinica l’equipe medica si appresta a entrare nella fase clinica e cioè di sperimentazione diretta sull’uomo. Questa fase sarà effettuata in collaborazione con Marcello Tiseo e Andrea Ardizzoni, direttore dell’Oncologia Medica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma.

Il problema delle malattie asbesto-correlate si configura come una vera emergenza sanitaria. Il picco di incidenza delle malattie, a causa dei lunghi tempi di latenza, è previsto tra 10-15 anni ed è assolutamente necessario che la nostra medicina sia in grado di affrontare quel momento con farmaci di sicura efficacia e tollerabilità, anche di fronte a malattie che si presentano in modo sempre più aggressivo.

Info: tumori amianto ricerca Maggiore di Parma.

Ti potrebbe interessare

Contenuti sponsorizzati
    Condividi questo articolo